
Sulla personalità di questo vescovo saldamente legato alla Tradizione cattolica si sono soffermati studiosi del calibro del compianto cardinale Pietro Palazzini, di monsignor Pietro Maria Fragnelli, vescovo di Castellaneta, e del professor Andrea Riccardi. Negli ultimi anni, un’attenzione particolare è stata dedicata alla figura e all’opera di Ronca da Giuseppe Brienza, storico attento e rigoroso, che, recentemente, ha curato una nuova edizione della prima lettera pastorale scritta da Ronca, recante la data del 5 agosto 1948 (Lavorare e sacrificarsi per la gloria di Maria, Edizioni Amicizia Cristiana, pp. 44, euro 5).
Animato da zelo vivissimo, il giovane vescovo si rivolge con amore alla sua chiesa, scrivendo tra l’altro: «Imitiamo dunque Maria innanzitutto nella sua carità verso Dio e verso il prossimo. Maria Santissima ci sia di esempio e di aiuto nell’amare il Signore con tutta la nostra anima e con tutte le nostre forze, perché questo è il primo dei comandamenti. Maria santissima ci sia di esempio e di aiuto nell’amarci gli uni con gli altri, perché questo comandamento è simile al primo».
lo SCAFFALE di Maurizio Schoepflin
TOSCANA OGGI, 10 ottobre 2010, p. 14
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